3 settembre 2009: Nonostante il terzo cessate il fuoco tra Hamas e Israele sia ancora in vigore, gli allievi di Sderot hanno iniziato l’anno scolastico 2009 con apprensione.

Due giorni prima dell’apertura delle scuole di Sderot, nella serata di domenica 30 agosto, due attacchi partiti da Gaza hanno innescato il sistema d’allerta anti-razzi della città, la sirena nota con il nome “Tzeva Adom” (Colore Rosso), costringendo così i residenti della città a correre alla ricerca di un rifugio.

“Ho avuto paura, ma non ero surpresa”, dice Rotem, un’alunna di 16 anni che ha iniziato il terzo anno al liceo locale di Sderot. “Sappiamo che i lanci di razzi riprenderanno e non credo ci sia qui qualcuno che creda che la tranquillità possa durare. Viviamo a Sderot da abbastanza per sapere che non sarà così”, dice.

Video: Meital Ohayon

Dina Huri, preside di una scuola elementare di Sderot, ha fatto in modo che l’apertura dell’anno scolastico potesse offrire il massimo della sicurezza ai suoi allievi delle 6 diverse fasce d’età, compreso il miglioramento dei rifugi anti-razzi.

“Durante l’estate, ho trasformato i 3 rifugi anti-bomba per renderli il più accoglienti possibile per i bambini”, racconta. Huri ha fatto dipingere i rifugi con colori luminosi e ha messo dei tappeti perché i bambini possano sentirsi più a loro agio. Huri non ricorda la data esatta in cui i rifugi hanno cominciato ad essere cotruiti; “Ci sono da un po’, ma le grate in calcetruzzo originarie facevano sentire i bambini come se fossero in una prigione”. “L’anno scorso” dice, “ogni volta che la sirena suonava a tutto volume, i bambini dovevano correre verso queste strutture, sperando di uscirvene al più presto. Ora invece i rifugi sono dei luoghi più accoglienti, i bambini ci giocano bene dentro”.

Ad ogni modo, i residenti di Sderot avevano un’altra ragione di aspettarsi lanci di razzi il primo giorno di scuola.

Nella foto: Rotem con sua madre, 2 settembre 2009
Foto di: Jacob Shrybman

Due anni fa, nel settembre 2007, 10 Qassam si sono abbattuti su Sderot e dintorni nella prima settimana di scuola. Uno di questi razzi è caduto tra un asilo e una scuola elementare e 12 bambini sono stati ricoverati all’ospedale Barzilai di Ashkelon per lo shock riportato.

La Jihad Islamica, gruppo terroristico supportato dall’Iran, ha rivendicato la responsabilità per quell’attacco, dichiarando che si trattava di “un regalo per l’inizio dell’anno scolastico”, come riportato dal sito dell’organizzazione terroristica.

La sedicenne Rotem ci dice che è stata sorpresa dal fatto che, quest’anno, non siano stati lanciati razzi il primo giorno di scuola. “Quando mi sveglio la mattina, mi aspetto sempre il suono della sirena. E’ strano: invece di sorprendermi quando ci sono lanci di razzi, sono stupita quando non ce ne sono. Ero certa che avrebbero voluto rovinare l’atmosfera entusiastica del primo giorno di scuola”.

Ultimamente, gruppi terroristici palestinesi hanno aumentato le azioni terroristiche, con lanci di mortaio e razzi Qassam verso Israele per 3 giorni di seguito. Inoltre, sabato mattina, 29 agosto, un razzo è esploso nel Neghev occidentale e il 24 agosto un soldato israeliano è stato farito da un colpo di mortaio proveniente da Gaza.

Due settimane prima, il 10 agosto, due colpi di mortaio sono stati sparati al valico di Eretz, a pochi metri da ambulanze che stavano trasferendo in Israele un paziente palestinese malato di cuore, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post. Palestinesi che soffrono di varie malattie attraversano quasi ogni giorno, per farsi curare in Israele, il valico di Eretz, che è il valico principale per i Palestinesi che devono entrare in Israele.
Dina Huri dice che, insieme al suo staff, continua a pregare per un anno tranquillo per tutti. “Oggi i nostri studenti lanceranno in aria palloncini con messaggi di auguri in vista del Capodanno ebraico che si avvicina, sperando in un anno di pace per tutti noi nella regione”.

*Translated by Sharon Nizza

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